• 18.03.2018
la giusta svolta per schermi solari

Le unità SMI rivelano tutto il loro potenziale nell’automazione degli edifici

Alla luce delle attuali esigenze di maggiore sostenibilità, anche per l’automazione degli edifici, sono richieste soluzioni efficienti dal punto di vista energetico, economiche e resistenti. La tecnologia SMI (standard motor interface) sta diventando sempre più popolare nel collegamento di schermi solari alimentati elettricamente all’automazione degli edifici. In qualità d’interfaccia uniforme per le unità elettriche, la tecnologia SMI consente la trasmissione di telegrammi di dati dal sistema di controllo all’unità e viceversa. Pertanto, con le unità SMI è possibile realizzare un posizionamento esatto di tutte le sospensioni, un avvio e un arresto praticamente silenziosi, nonché un cablaggio semplice. Anche il feedback di controllo dai motori all’automazione degli edifici convince sempre più utenti.

Per comprendere le unità SMI, è necessario conoscere le loro funzioni. Rispetto alle unità convenzionali, queste non sono più solo motori con due direzioni di rotazione e un arresto, bensì sono azionamenti di alta qualità con elettronica integrata. Questi includono una connessione bus SMI, come mostrato nella figura 1. Il motore elettrico può essere progettato come unità di corrente alternata (AC) da 230 V (SMI-230V), oppure come unità di corrente continua (DC) (SMI LoVo), ad esempio per 24 VDC. Un cambio aumenta la velocità ai valori richiesti per la sospensione, riducendo l’elevato regime del motore ai normali regimi pari ad alcune decine di giri al minuto negli schermi solari.

Posizionamento esatto grazie all’encoder integrato

Il cuore delle unità SMI è formato dall’encoder integrato e dall’elettronica di controllo. L’encoder installato sull’albero motore fornisce impulsi elettrici ad alta risoluzione. Questi vengono valutati dall’elettronica di controllo integrata per il posizionamento esatto dell’unità. Nelle unità convenzionali con finecorsa meccanici, il posizionamento avviene tramite un sistema di controllo del tempo esterno all’unità, ad esempio in un attuatore tapparella KNX, senza feedback reale del movimento effettivo del motore. Qui per lo più è necessario stabilire i tempi di regolazione delle lamelle e di percorrenza totali mediante un cronometro e inserirli durante la messa in servizio. Questa procedura può portare a tolleranze significative nel posizionamento. D’altra parte, contando il numero di impulsi dell’encoder si ottiene un posizionamento sostanzialmente più preciso senza tolleranze riconoscibili. A seconda del tipo di motore (DC o AC), i segnali dell’encoder possono essere utilizzati anche per la regolazione del regime, ottenendo così un movimento delle sospensioni costante e indipendente dal carico e un’accelerazione e una decelerazione fluide e poco rumorose.

L'elettronica di controllo inoltre gestisce la comunicazione con il sistema di controllo degli schermi solari tramite l’interfaccia SMI standardizzata. La comunicazione con l’unità avviene in modo bidirezionale attraverso un cavo dati bipolare. Ciò significa che sia i comandi vengono inviati all’unità sia i valori come la posizione finale corrente o i messaggi di stato vengono letti dall’unità. In particolare, la lettura dei dati, come ad esempio il consumo di potenza, il numero di corse ed errori insorti, diventa sempre più importante nel contesto di un efficace funzionamento dell’edificio. Inoltre, il posizionamento esatto, che è necessario ad esempio per il tracciamento del bordo ombra, garantisce un’elevata accettazione da parte dell’utente e, allo stesso tempo, serve a migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

Installazione agevole e utilizzo versatile

Un importante vantaggio delle unità SMI è il loro attacco elettrico. Sia i cavi di alimentazione per il motore elettrico sia il cavo dati bipolare sono instradati in un unico cavo (nel caso delle unità da 230 V come unità a 5 fili e nel caso delle unità LoVo come cavi a 4 fili). Poiché l’interfaccia SMI è un sistema bus parallelo, tutte le utenze bus, dunque le unità SMI, sono collegate in parallelo. Ciò riduce significativamente lo sforzo d’installazione.

Nel caso di SMI da 230 V, le linee di dati I+/I- devono essere trattate allo stesso modo delle linee da 230 V, in modo da poter utilizzare cavi d’installazione standard (vedere figura 2). A scopo di test, I+ o I- possono anche essere impostati a 230 V. In caso di SMI LoVo, invece, si tratta di un sistema SELV. La selezione e l’instradamento dei cavi devono essere eseguiti di conseguenza. La figura 3 mostra una possibile assegnazione di fili.

Le unità SMI sono disponibili come motori tubolari per l’utilizzo in tende da sole, isolette per tende da sole o tapparelle, nonché azionamenti per veneziane per l’uso in tende o veneziane esterne. Le unità SMI LoVo si caratterizzano per i loro design di piccole dimensioni, che le rendono ideali per l’utilizzo in schermi solari interni come tende a rullo o veneziane. Al momento, sono circa 30 le diverse unità SMI disponibili in un’ampia varietà di realizzazioni, in modo da poter utilizzare l’unità giusta per ogni applicazione.

Inoltre, l’uso di unità SMI non si limita all’ambito degli schermi solari. SMI trova impiego anche nell’automazione delle finestre. Per il collegamento di SMI e SMI-LoVo ai sistemi standard di automazione degli edifici, sono disponibili gateway corrispondenti presso diversi produttori.

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