• 18.03.2018
TECNOLOGIA D’INSTALLAZIONE A INNESTO

Sostenibilità e velocità d’installazione sono un must per gli impianti elettrici negli edifici. Entrambe queste proprietà sono ottenute attraverso l’uso di apparecchiature a innesto e materiali d’installazione a innesto.

La prefabbricazione industriale può ridurre significativamente i tempi d’installazione dell’infrastruttura elettrica, così come anche l’integrazione di apparecchiature elettriche e lampadine a innesto. D’altra parte, è possibile apportare molto rapidamente modifiche ed ampliamenti in un sistema a innesto, rendendo l’installazione a prova di futuro e riducendo al minimo i tempi d’inattività. I connettori per installazione sono definiti nella propria norma di prodotto per l’installazione fissa negli edifici; infatti non tutti i connettori o le “spine” sono adatti per l’uso in installazioni fisse.

DEFINIZIONE DELLE NORME

DIN EN 61535 (VDE 0606-200) vs DIN EN 61984 (VDE 0627): L’ambito di applicazione della norma di prodotto DIN EN 61535 (VDE 0606-200) per i connettori per installazione descrive una connessione sicura e duratura per l’installazione di impianti elettrici in ambienti interni. Tali requisiti rientrano anche nella specifica d’installazione DIN VDE 0100 Parte 520. Pertanto, utilizzando connettori per installazione secondo DIN EN 61535 (VDE 0606-200), vengono rispettati dal punto di vista normativo i requisiti per l’installazione di impianti elettrici. I connettori che non sono destinati in modo permanente all’installazione fissa sono generalmente testati secondo una norma DIN EN, ad es. DIN EN 61984 (VDE 0627). Questo è uno standard di sicurezza per connettori che non dispongono di standard di prodotto propri. Pertanto, anche l’ambito di applicazione è molto ampio (ad es. fino a 125 A per contatto) e si estende dai connettori a innesto per circuito stampato ai connettori industriali pesanti. Per coprire tutte le varianti, questa norma offre una vasta gamma di opzioni, per cui, a seconda dell’applicazione, i connettori devono rispettare solo determinati requisiti. Al contrario, i connettori per installazione secondo DIN EN 61535 (VDE 0606-200) per l’uso permanente negli edifici devono soddisfare determinati criteri, quali ad es. : dispositivo di bloccaggio meccanico, codifica, protezione contro l’inversione di polarità, potenza di commutazione, isolamento rinforzato o doppio, nonché controlli di riscaldamento con correnti di prova maggiori.

COLLEGAMENTO DI APPARECCHIATURE

Se un’apparecchiatura destinata all’installazione fissa è realizzata senza cavo di connessione, l’opzione di collegamento deve soddisfare i requisiti delle norme d’installazione in conformità alla norma DIN VDE 0100 per l’installazione fissa. Nel caso di apparecchi d’illuminazione fissi, un connettore per installazione conforme alla norma DIN EN 61535 (VDE 0606-200) come interfaccia per l’apparecchio d’illuminazione offre un vantaggio decisivo in aggiunta a un’installazione molto rapida: Se i connettori per installazione soddisfano tutti i requisiti per l’interfaccia esterna di apparecchi d’illuminazione, non sono necessari ulteriori test. Se ad esempio per un apparecchio d’illuminazione viene utilizzato un connettore conforme alla norma DIN EN 61984 (VDE 0627), il collegamento dell’apparecchio d’illuminazione deve essere ulteriormente valutato per verificare se sono soddisfatti i requisiti della norma specifica per gli apparecchi d’illuminazione (DIN EN 60598-1 (VDE 0711-1)) e ciò può portare a costi e tempi aggiuntivi in caso di approvazioni o omologazioni

DEFINIZIONE INSTALLAZIONE FISSA 

Per un’installazione e una corretta selezione dell’apparecchiatura in conformità alla norma DIN VDE 0100, il punto di trasferimento deve essere definito dall’installazione fissa a quella non fissa. In alcuni esempi, questo è chiaramente evidente, come ad esempio sulla presa da parete che costituisce il punto di trasferimento. Fino a questo punto, l’elettricista è responsabile del rispetto delle norme d’installazione. Infatti, fino a quel punto, in Germania di solito la protezione e la misurazione della caduta di tensione si attestano sui 16 A. La sezione del cavo deve essere di almeno 1,5 mm²; sezioni maggiori dipendono, tra le altre cose, dal metodo di posa. La presa a parete è un esempio facile da illustrare. L’esempio del cablaggio dell’apparecchio d’illuminazione nel controsoffitto appare molto più complesso. In un impianto elettrico realizzato a innesto, per la distribuzione di energia e segnali vengono utilizzati blocchi di distribuzione che collegano le utenze elettriche, come ad esempio gli apparecchi d’illuminazione, mediante connettori per installazione. In questo caso, la fine dell’installazione fissa si trova all’uscita del distributore (controparte alla scatola di derivazione), a condizione che l’apparecchio d’illuminazione da collegare sia saldamente collegato alla linea. Questo è regolato in DIN VDE 0100 Parte 520: Le sezioni trasversali dei cavi, saldamente collegati all’apparecchiatura, sono soggette alla norma di prodotto, in questo caso DIN EN 60598-1 (VDE 0711-1) e si trovano al di fuori dell’installazione fissa. Pertanto, a seconda dell’utenza, la sezione trasversale può essere ridotta o, ad esempio, nel caso di un apparecchio d’illuminazione con classe di protezione II, può essere eliminato il conduttore di protezione (PE).

USO DIFETTOSO DI SCHUKO®

Sulla base del fatto che il cavo di connessione dell’apparecchio d’illuminazione è al di fuori dell’installazione fissa, vengono spesso utilizzate prese multiple mobili per le connessioni elettriche delle utenze che, a loro volta, sono collegate in serie, in modo inammissibile, per mezzo di spine Schuko® contrariamente alla norma DIN VDE 0620-2- 1:2016. Il collegamento in serie di prese multiple mobili può, ad es. fare in modo che l’impedenza del cavo sia modificata così tanto attraverso l’intera lunghezza del cavo che gli organi protettivi non possono più rispondere in caso di guasto, col rischio di incendi. Le spine SchuKo® sono dispositivi di collegamento di rete per apparecchiature. Queste non sono adatte per la distribuzione ramificata. La situazione è un po’ diversa nel caso di prese multiple fisse con possibilità di estensione nel livello di passaggio. Nello specifico, si tratta di un’estensione lineare di prese integrate che sono, ad es. , collegate in modo fisso alla scrivania. Quando si considera la potenza di connessione totale di 3.500 watt e in presenza di una corrente massima di 16 A, si deve osservare solo la lunghezza massima del cavo ammissibile o la sezione trasversale minima. 

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